Davide sconfigge Golia... e nasce a casa!
La sera del 9 novembre Giada si è appena addormentata quando mi si rompe il sacco. Luciana al telefono è incredula quanto me: sta accadendo tutto come il primo parto! Decide di far passare la notte e di venire a visitarmi la mattina seguente. Il giorno dopo mando Paolo al lavoro, voglio rimanere sola con Luciana. Mia madre però vuole passare da me. Lei non sà nulla del sacco rotto nè del fatto che partorirò a casa. Inoltre i rapporti nell'ultimo periodo sono stati tesissimi, abbiamo litigato un sacco di volte che il solo vederla mi innervosisce. Sono consapevole però che ho bisogno di lei ora: dovrà occuparsi di Giada dopo l'asilo, e non posso fingere con lei che non stia succedendo niente, così le racconto che ho perso le acque e che sta arrivando l'ostetrica per vedere se è realmente rotto il sacco visto che non ho più avuto scolo...e sono passate 12 ore! Luciana arriva e mi mette sù il monitoraggio, che è davvero uno schifo: ogni 20 minuti esatti c'è un crollo lento del battito fino a 80. La vedo e la sento preoccupata, mi dice che se le cose non cambieranno nel pomeriggio andremo al Burlo. Le chiedo curiosa che cosa mi dovrebbero fare: monitoraggio e flebo di ossitocina per valutare il calo del battito sotto contrazione, poi un eventuale cesareo. La guardo e penso che stia parlando di un'altra persona: io sono su un altro mondo, non ho avuto neanche un sussulto... In fondo siamo appena al mattino, le cose possono cambiare! Decide di farmi un massaggio e poi di visitarmi per vedere la situazione del sacco: sacco rotto ma niente liquido, quel poco che c'era se n'è andato e Davide è totalmente all'asciutto! Le chiedo se anche questo fatto la preoccupi ma lei risponde decisa: NO! Mi rimette sù il monitoraggio stesa sul fianco sinistro e le cose sembrano migliorare: c'è sempre un calo ma è accettabile. E' l'una quando se ne và. Mi saluta col sorriso e mi dice che tornerà con tutto il necessario per il parto a casa. Lei è sempre positiva! Intanto rientra mio marito. Ale 15 prendo l'olio di ricino e lei ritorna. Siamo da soli noi tre, stacco il telefono e il cellulare, preparo una pentola di tè e rifaccio il monitoraggio. Ho delle contrazioni molto forti ma non percepisco dolore, il battito di Davide corre a 170, non ci sono cali, evviva!!! sicuramente prima stava giocando col cordone, pensiamo. E' pomeriggio inoltrato quando comincio ad essere impaziente e ad avvertire l'urgenza di partorire. Non capisco perchè nonostante io abbia delle contrazioni forti non senta dolore e nonostante l'olio di ricino tutto sia ancora così fermo. Sono stranamente molto irrequieta. Luciana sentenzia che tutto inizierà alle 18, che Davide deve nascere entro la mezzanotte o al massimo qualche ora dopo. Evidentemente anche a lei non và giù qualcosa ma è bravissima a non farmelo capire. Intanto il buio sta arrivando, siamo sedute sul divano con solo una lucina accesa, ascoltiamo musica, ridiamo e scherziamo come 2 vecchie amiche. Paolo và a dormire un po', l'ansia lo sta divorando. Io però non riesco a star seduta, ho delle contrazioni così ridicole che mi innervosisco. Perchè non parte il travaglio? Alle 17 Luciana mi rivisita, è tutto così strano, Davide si è posizionato sotto l'ombelico e la parte alta della pancia è completamente vuota. Sono a 2 cm. Dopo un'ora finalmente parte il travaglio. La prima ora passeggio avanti e indietro, sopporto benissimo le contrazioni, sono forti e regolari ma poco dolorose. Riesco ad andare in bagno e nel frattempo si sveglia Paolo e la sera è calata del tutto. Telefono a mia mamma, le racconto che siamo ancora a casa, che aspettiamo ma che Davide deve nascere oggi e se può occuparsi lei di Giada anche per la notte, Paolo verso le 20 le porterà un cambio per l'asilo del giorno dopo. Chiudo e penso che Giada mi manca. Dopo un' ora di travaglio Luciana mi dice di sedermi, tutto prosegue anche se stai seduta mi dice.. Acconsento. In fondo le contrazioni sono sempre uguali a prima e chissà quando succederà qualcosa. Da seduta però sembrano intensificarsi, Luciana ne sà una più del diavolo! Allora mi rialzo, ora non mi basta più la respirazione, vocalizziamo insieme. Le chiedo di andare in acqua, mi lascia sola e và con Paolo a gonfiare la piscina, poi ritorna. Le dico che non entrerò nella piscina fintanto che non saprò a quanti cm sono: mi visita e sono a 4! Le contrazioni si fanno più intense e ad ogni apice penso al sorriso di mia figlia e tutto passa, tutto è più facile. Finalmente la piscina è pronta, sono le 20.40 quando entro, l'acqua è calda ma la voglio ancora più calda. Le contrazioni sono forti ora e molto molto basse, proprio dov'è posizionato Davide e le sento anche sulla schiena. Queste si che fanno male! Ma sono così lontane una dall'altra, mi sembra che passi un'eternità ogni volta tra una e l'altra. Luciana, ma cosa sta succedendo? Si sta fermando tutto? Tranquilla mi risponde, và tutto bene, ancora poche contrazioni e nasce. Cooosa??? Eccola che mi vuol dare coraggio... Che donna! In fondo come può dire una scemenza del genere? Non mi ha più visitata, non sà se manca poco o no! E invece lo sà eccome perchè all'improvviso cambia qualcosa. Quando inizia la contrazione poi non fà più male, non sento niente, e a mi vien solo da spingere. Non aver paura mi dice, asseconda il tuo corpo. Ecco che riparte la contrazione, e poi il premito: Luciana, un pochino brucia! Non deve bruciare mi risponde, aspetta, non c'è fretta! Ma subito parte un'altra contrazione e la testa esce a metà, Luciana non fà in tempo a dire niente che la testa esce tutta, un'altra ancora e Davide nasce. Sono le 21.27. Luciana me lo mette tra le braccia ma è inerme, la testa reclinata, è viola e i piedi sono blu. Paolo è dietro di me, lo sento emozionato ma anche preoccupato. Io guardo Davide e penso che è bellissimo, che è uguale al suo papà mentre Luciana gli massaggia prima i pieidni, poi il torace e infine decide di aspirargli il naso e la bocca. Passano attimi interminabili e finalmente Davide emette il suo primo vagito, alza la testa e inizia a piangere, un lungo pianto inconsolabile. Lo tengo stretto al mio cuore, l'acqua è calda e lui è ancora mezzo dentro. E' così piccolo, magro e rugoso, e non c'è traccia di vernice caseosa. Poi l'occhio cade sul cordone: è più sottile del mio mignolo e ha un nodo, incredibile, un nodo vero! A Luciana non è mai capitato in 10 anni di carriera da libera professionista, una volta sola al Burlo. Prendo in mano il cordone per vedere meglio, è così fragile, se lo premo con l'unghia della mano sicuramente lo taglio. Luciana dice che è un miracolo che questo bimbo sia nato, un nodo così non dà scampo, ogni giorno in più nella pancia era un rischio. Davide nel frattempo si attacca al seno, il tempo passa ed è giunta l'ora del secondamento: la placenta è in vagina, devo solo spingerla fuori e tutto sarà finito. Invece il cordone si spezza e la placenta rimane dentro! Consegno Davide al papà, esco dall'acqua e vado a stendermi sul letto: Luciana cerca di prendere la placenta con la mano, deve farcela, altrimenti tornerà sù e dovrò andare al Burlo! Luciana la prende, io spingo e con l'aiuto della pinza la placenta esce. Meno male! Ora che sono a letto voglio il mio bambino: è splendido! Lo guardo, tocco, annuso...è perfetto, piccolo e magro, ma perfetto! Mi sento invasa da una gioia immensa! Paolo è con me, mi bacia e abbraccia, sei stata bravissima mi dice: lo guardo negli occhi e capisco che è orgoglioso di me. Luciana ritorna dal bagno con la placenta in mano: Cristina, ti ricordi l'emorragia del terzo mese? Ecco qua, un gran bel distacco di placenta! Tutta la parte sopra, è talmente grande che è impossibile che nessuno se ne sia accorto! Ora tutto diventa chiaro. Davide ha sofferto la fame per 9 mesi, ha resistito finchè ha potuto poi quando la situazione è diventata critica ha giocato la sua unica carta disponibile: la corsa verso la vita. Ha rotto il sacco, che da troppo tempo era per metà fuori uso, e si è posizionato in basso, per raccogliere le uiltime energie, prima del grande salto verso una nuova vita! Davide è nato il 10 novembre alle 21.27. Pesave 2kg440 per 49,5 cm. La CC era di 30 cm. La placenta pesava 330 gr.

